"La casa delle voci" di Donato Carrisi


Donato Carrisi
"La casa delle voci"
(Longanesi)
pp. 397
euro 22 

Leggere questo libro è come aprire innumerevoli matrioske, sciogliere continui rompicapo, seguire vari plot, entrare in tante storie, rabbrividire per un giallo, consultare un manuale di psicologia. Un gioco di specchi e di continui rimandi. "Mi piace entrare in sfida con il lettore" ha dichiarato Carrisi e come lo dimostra! Tutto in 397 pagine (con un'ariosa interlinea, va detto) scritte in uno stile semplice e divulgativo, alla portata di tutti.
Siamo in una affascinante Firenze. 
Pietro Gerber è uno psicologo che ipnotizza bambini. Ha fra le mani due casi: un piccolo adottato che sostiene di avere assistito a un'orgia dei genitori coi nonni e il prete del paese (questa porzione di storia avrà un epilogo sconcertante) e poi la vita di Hanna Hall che è in realtà una donna adulta, che arriva dall'altro capo del mondo, e che gli è stata raccomandata da una collega oltreoceano. Hanna sostiene di aver forse commesso un omicidio quando era bambina.
I suoi racconti si intersecano con la vita stessa dello psicologo: fra terapista e paziente si incrina fin da subito la distanza di sicurezza per entrambi, innescandosi una sorta di caccia gatto-topo con esiti inaspettati e incredibili.
"Un thriller è un viaggio misterioso che, però, reca la promessa di una meta" ha lasciato detto Carrisi e, voilà, tutti i pezzi alla fine si ricompongono, ridando al lettore quel minimo di fiducia in se stesso e di sicurezza per poter almeno aprire un altro libro…!…
Questo thriller psicologico, infatti, non mostra spargimenti di sangue, omicidi efferati, colpi di scena tali per cui appena usciti di casa ci si volge continuamente indietro per guardarsi le spalle.
È peggio, molto peggio!
Questo genere di racconto ti entra dentro nelle ossa, ti fa viaggiare nella mente che può essere un luogo ben più sgradevole, buio e inospitale di un ambiente fisico.
Non aver paura degli altri, ma aver paura di se stessi è il metodo con cui il male viene sviscerato nei libri di Carrisi, questo grande autore, questo abile, diabolico, ingegnoso narratore italiano. 
Nel suo genere, questo libro merita 8 matite e nessuna gomma, dunque il mio voto è un 8 pienamente meritato.
Dunque ve lo consiglio e buona terrificante lettura!
Non dimenticatevi poi di scrivere su Sguazzabook i vostri commenti!
TATA

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